Vuoi sapere tutto sulla storia della fotografia? Nel nostro articolo scoprirai come è nata e quelli che sono i principale fotografi dalle origini ad oggi.
“ La fotografia è porre sulla stessa linea di mira la mente , gli occhi e il cuore. È un modo di vivere .”
Henri Cartier Bresson
Le origini della fotografia
Il 19 Agosto 1893 viene considerato il giorno in cui è nata la fotografia. In quella data infatti l`accademia delle Belle Arti di Parigi espose la prima camera oscura con cui Joseph Nicéphore Niépce 13 anni prima aveva scattato la prima fotografia della storia.
Nei decenni successivi, grazie alle nuove tecnologie e studi in questo ambito, ci fu un inesorabile e progressiva nascita di aziende che producevano camere oscure, prime macchine fotografiche e relativi accessori.
Le macchine fotografiche nella storia della fotografia
La prima rivoluzione si ebbe con la nascita delle macchine fotografiche Leica nel 1925, piú maneggevoli, portatili e affidabili di quelle che c’erano fino ad allora.
Da quel momento fu un susseguirsi di scoperte imprescindibili per il futuro della fotografia: la scoperta delle pellicole a colori del `36, l’avvento delle Reflex negli anni `70, la scoperta delle fotografie istantanee con le prime Polaroid e Kodak e infine la globalizzazione con la fotografia digitale.
Di pari passo con tutte queste scoperte tecnologiche e scientifiche nella fotografia, ci furono anche grandi fotografi che portarono il loro contributo fondamentale alla diffusione della fotografia in ogni angolo della terra.
Le tipologie di fotografia
Come in tutti i tipi di arte possiamo distinguere diverse tipologie di fotografie:
- fotografia naturalistica
- fotografia di guerra
- fotogiornalismo
- fotografia umanista
Per la fotografia naturalistica é impossibile non citare il celebre Ansel Adams ( 20 febbraio 1902 – 22 aprile 1984). Le sue fotografie sono una testimonianza di quello che erano i parchi nazionali prima degli interventi umani e dei viaggi di massa.
La fotografia umanista
La fotografia umanista è stata una corrente fotografica europea, prevalentemente francese, che poneva al centro delle proprie ricerche l’essere umano inserito nei suoi vari contesti sociali. Nata alla fine della seconda guerra mondiale si è protratta fino alla fine degli anni ’60. Spesso viene associata al fotogiornalismo, ma la fotografia umanistica si discosta per la tendenza ad osservare maggiormente il quotidiano, la strada. Due dei fotografi piú famosi di questa corrente fotografica sono senza dubbio Henri Cartier Bresson (22 Agosto 1908 – 3 Agosto 2004) e Robert Doisneau (14 Aprile 1912 – 1 Aprile 1994).
La macchina preferita di Bresson era senza dubbio la Leica, che gli consentiva di scattare molto velocemente e senza dare nell’occhio; fu un teorico dell’istante decisivo in fotografia e fu soprannominato “occhio del secolo”.
Doisneau, un altro grande fotografo della corrente umanista. Viene ricordato soprattutto per le sue foto riguardanti la vita di strada della capitale francese, caratterizzate da una sincera e umoristica rappresentazione della società e dell’ambiente parigino. La foto sicuramente più famosa di questo artista é il “Bacio davanti l`Hotel de Ville“, scattata nel 1950, per un servizio fotografico.
I fotoreporter di guerra nella storia della fotografia
Il piú famoso fotoreporter di guerra della storia é Robert Capa. I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d`Indocina (dove morí nel 1954).
Capa documentò inoltre lo svolgersi della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica ed in Italia, in particolare lo sbarco in Normandia dell’esercito alleato e la liberazione di Parigi.
Fra le tante famosissime foto di Capa possiamo ricordarne due che hanno raccontato in modo feroce e diretto le atrocità della guerra: la morte del miliziano nella guerra civile spagnola e la foto del soldato alleato appena sbarcato in Normandia nel secondo conflitto mondiale.
Il giornalismo e la fotografia
Appartenenti al fotogiornalismo troviamo due fotografi abbastanza contemporanei: Sebastiao Salgado e Steve McCurry.
Il primo ha regalato al mondo delle foto di straordinario impatto visivo sui cambiamenti climatici, gli effetti delluomo
sull`ambiente ed ha fatto un grande lavoro riguardante le migrazioni e la scoperta di popoli del mondo.
Steve McCurry é nato come fotografo di guerra e soprattutto l’impatto che ha questa sull’uomo, sul volto umano. Celebri sono le sue foto di persone a contatto con gli orrori della guerra. La sua fotografia piú famosa é sicuramente il ritratto della ragazza afgana ritratta nel 1985 per National Geographic. La foto é diventata un simbolo dei profughi del mondo tanto che fu utilizzata anche da Amnesty International.
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